I PUGNI VIETATI NELLA BOXE MA PERMESSI NELLE MMA

La Boxe Inglese prevede delle regole molto restrittive per quanto riguarda il tipo di pugni che è possibile sferrare all'avversario. L'art. 67 del Regolamento del Settore Lega Pro Boxe esclude chiaramente la possibilità di poter colpire con qualunque punto diverso dalla parte frontale del pugno, ovvero dov'è presente l'imbottitura. Non è quindi possibile in un incontro di pugilato colpire con il pugno rovesciato (back fist), né tantomeno colpire dopo aver girato su se stessi.


In termini fisici, vengono considerati nella boxe solo i pugni il cui vettore velocità ha la stessa direzione dell'avambraccio, escludendo invece quelli con il vettore velocità perpendicolare all'avambraccio.

In questo articolo, prenderemo in considerazione proprio la seconda tipologia di pugni, che evidentemente non fanno parte di quelli previsti nella boxe inglese ma che invece è possibile utilizzare nell'ambito delle MMA:


GANCIO RUSSO (Russian Hook)

Questo colpo è stato reso popolare da Igor Vovchanchyn prima e da Fedor Emelianenko poi, due fighter nati entrambi in Ucraina tra il '73 e il '76, quando l'Ucraina faceva parte dell'Unione Sovietica.

Si tratta di un pugno simile al Mawashi Uchi del Karate, con la differenza che il colpo non parte dalla parte bassa della schiena, sfruttando il momento torcente per acquisire velocità, poiché sarebbe prevedibile e quindi poco efficace. Il colpo parte invece dalla guardia, come se fosse un gancio classico, ma, mentre si carica la spalla, il gomito si solleva ed il braccio si estende lateralmente, in modo da ruotare il pugno fino a portare il dorso della mano verso l'interno e colpire l'avversario con la parte superiore delle nocche. La traettoria può essere sia orizzontale che diagonale, dal basso verso l'alto. Il suo corrispettivo nella Muay Thai è il Mud Wjang Yao.


PUGNO ROVESCIATO IN ROTAZIONE (Spinning Back Fist)

La principale caratteristica di questo colpo è che sfrutta l'effetto "sorpresa", speciamente quando segue ad un jab o ad un calcio, perché arriva dalla stessa direzione del colpo precedente e quindi disorienta l'avversario. Lo stesso vale nella transizione tra fase di corpo a corpo e fase di lotta in piedi, quando, distaccandosi dall'avversario, quest'ultimo non si aspetta di essere colpito da un pugno diretto poiché ci stiamo spostando all'indietro.

La rotazione serve sia a dare velocità al colpo che ad evitare di far intuire all'avversario le nostre intenzioni: infatti, l'unico modo per colpire in questo modo senza ruotare è quello di portare la mano all'altezza della propria spalla opposta per caricare il colpo, azione che sarebbe ben visibile all'avversario.

Lo Spinning Back Fist può essere eseguito solo con il pugno arretrato; il movimento parte dai piedi, portando il piede avanzato in posizione speculare rispetto al piede arretrato e facendo poi perno sul piede avanzato per poter sferrare il colpo. La traettoria può essere sia orizzontale che diagonale, dal basso verso l'alto o viceversa. Nella Muay Thai, questo pugno viene chiamato Mud Wjang Glab.


Quello che queste due tipologie di pugno hanno in comune è che:
  • Il punto che colpisce è costituito dalla parte superiore delle nocche (quella adiacente al dorso della mano)
  • Sono pugni di rotazione e non diretti
  • A differenza dei pugni di rotazione classici della boxe (gancio e montante), possono coprire la stessa distanza dei diretti
  • Poiché l'impatto non si scarica lungo l'asse polso-avambraccio, ma crea invece un momento flettente sull'articolazione del polso, è necessario che i muscoli estensori del polso siano ben condizionati, al fine di evitare infortuni

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